giovedì 16 luglio 2009

Teleaut - Il prologo...

Rileggendo i vari post che ho scritto su questo blog mi sono accorto che non ne ho fatto nemmeno uno sul progetto che più mi ha coinvolto da un anno a questa parte, ovvero quella spericolata idea di imbattermi nella realizzazione di un film vero e proprio. Sarà che nell’anno in cui ho dedicato anima e corpo a questo progetto ho praticamente accantonato il blog, sarà pure che l’impegno che questo film richiedeva era tale che ho trascurato molte altre attività, ma sta di fatto che mi è sembrato curioso che in 37 post non ne abbia mai parlato. E di cose da dire ce ne sarebbero tante. Per ora mi voglio limitare a raccontare come è nata questa spericolata idea. Era il dicembre 2007. Lavoravo come montatore in una tv istituzionale, votata al compiacimento dei potenti. E se già lo schifo per un’informazione manipolata era più che presente, starci all’interno ha reso quello schifo insostenibile. Mio collega di sventura era un ragazzo, tornato in Italia dopo aver vissuto un’esperienza in Venezuela, anarchico fino al midollo e con un’idea fissa: girare un film contro la televisione italiana. Ed aveva già in mente il titolo, Teleaut, e la storia: un gruppo di persone che riesce a piratare il segnale televisivo. E che mette nel panico tutto il sistema di potere che la tv sostiene. Uno sguardo violento e irriverente sul mondo di plastica che ci fanno passare per realtà. L’idea mi piaceva. La cosa però davvero stupefacente è che non si trattava solo di un progetto sognato. Si stava già adoperando per mettere su la troupe e i soldi necessari per girarlo davvero. Ovviamente i soldi erano pochi e la troupe un manipolo di volontari. Lo ha chiesto anche a me. Io ci ho creduto e mi sono unito a questa armata Brancaleone. Il film è stato girato ed ora ci troviamo alle fasi conclusive della post-produzione. Se tutto va bene per settembre sarà pronto. Tutto quello che è intercorso tra quel dicembre 2007 e oggi meriterebbe un film a parte...

Per chi volesse saperne di più sul film può affacciarsi qui

Nessun commento:

Posta un commento