domenica 29 novembre 2009

Le Gliene presentano...

La superficialità con cui in tv si accosta l'inaccostabile la trovo piuttosto fastidiosa. Ma anche ridicola. E sulla variante ridicola che sono nati, nel laboratorio Gimada, diversi video parodistico-televisivi. Queste demenziali interviste doppie, che abbiamo realizzato nel 2007, ne seguono in qualche modo lo spirito...

martedì 24 novembre 2009

Io sono (diventato) un autarchico

Insomma dai, inutile girarci intorno, quando uno si appassiona ad un'arte o una disciplina arriva sempre a quel momento: quello in cui realizza che quell'arte la vorrebbe fare per lavoro. E come potevo non arrivarci io, cinefilo della prima ora, sia come spettatore che come videomaker. E quando arrivi a quel punto che fai? O ti siedi e focalizzi con estrema crudeltà tutti i tuoi difetti, in modo da portarti ad abbandonare l'insana ambizione oppure smetti di sederti e cominci a camminare come Forrest Gump. Bene, ovviamente io non mi sono seduto. E a guardarmi indietro in questa camminata quante ne ho fatte di cose... ma veniamo al punto.


Punto.


Ecco, ora possiamo proseguire. Dicevo sono arrivato alla soglia della professionalità e ho cominciato a farlo davvero per lavoro. Con gente che ti sceglie, ti commissiona e ti paga. E lì è cominciato a gracchiare qualcosa. Dopo l'euforia iniziale è arrivato questo macigno: Il COMPROMESSO. Ok, sei tu che scrivi la storia ma questo è meglio che non lo dici, questo argomento forse non è opportuno toccarlo, eh no, di questo poi proprio non se ne parla. Ah, dimenticavo, quest'altra cosa la devi mettere per forza. E intanto le più truculente bestemmie cercavano di uscire dalla mia bocca, ma dispoticamente le bloccavo. Nel frattempo, nel cosiddetto tempo libero riprendevo a girare le mie cose, a portare avanti le mie idee. Che piacere meraviglioso. Che gioia primordiale. E lì ho capito. Non si può far entrare la creatività nelle dinamiche del mercato. Non così. Per lavoro molto meglio proporsi come tecnico del video (anche perché ormai quello so fare), e lasciare la creatività libera. Libera, nei ritagli di tempo che sono sempre meno, nelle risorse da poterci dedicare che sono sempre più scarse, ma libera. Se poi questo flusso caotico e primordiale può arrivare da qualche parte, ben venga. Altrimenti, sti cazzi. Quindi sì, sono (diventato) un autarchico.

domenica 22 novembre 2009

senza titolo

cammino tra gli alberi
di un parco ventoso.
il rumore dei miei passi
sulla breccia
non mi piace.
lo ignoro
e proseguo.
certe riflessioni
sono di scarso
rilievo.

venerdì 20 novembre 2009

Backstage de Lo Studente Sfida L'Organizzazione

Quei circa venti giorni di riprese, nella tarda primavera del 2005, oltre a produrre Lo Studente Sfida L'Organizzazione hanno dato alla luce anche un backstage. E in produzioni sgangherate come questa il backstage ha tutta una sua poetica del caos...

Backstage "Lo Studente Sfida L'Organizzazione" from Danilo Melideo on Vimeo.

domenica 15 novembre 2009

Lo Studente Sfida L'Organizzazione

Dei miei lavori autoprodotti, Lo Studente Sfida L'Organizzazione si può annoverare come il Colossal. So già cosa state pensando, no, non è un Colossal in quanto colossale boiata, per quando non posso nemmeno darvi tutti i torti. Colossal perché, da cortometraggio indipendente c'è stato un dispiego enorme di risorse. Ma andiamo con ordine. Il film è un omaggio/parodia al poliziesco all'italiana anni 70. Parodia perché la qualità di quei film è a dir poco imbarazzante: regia improbabile, battute volgari, superficialità inarrivabile. Insomma una mediocrità tale che, anche i film più seri e drammatici, risultano ridicoli. Quindi parodia divertita di quel genere. Ma anche omaggio. Eh sì. Perché a rivederli oggi, sorprendentemente, vi si trovano degli elementi di critica che, nei b-movie degli anni successivi, scompare. Ovvero la critica al potere. Per me è stata una sorpresa vedere film di questo genere che trattavano temi come la corruzione nella polizia, i legami stretti tra istituzioni e criminalità ecc.... So bene che, all'epoca, la scelta di questi temi era dettata da pure ragioni commerciali: la cultura di quel periodo era molto attenta a queste problematiche e quindi parlarne voleva dire soldi al botteghino. Però fattostà che, anche in quei filmacci, se ne parlava. Oggi non si fa più. Chi ne parla è il film d'autore, mentre le pellicole commerciali/trash glissano allegramente questi argomenti. Quindi, di fianco alla parodia c'è anche un mio personale omaggio.

E torniamo al Colossal. Il corto dura 31' minuti (quindi capirò chi, tra i miei lettori non avrà voglia di affrontarne l'intera visione). E' un film in costume, interamente ambientato negli anni '70. Tra attori e comparse superiamo le 30 persone. Insomma, per gli standard di un gruppo di studenti un'operazione immane. Ah, tanto per dovere di cronaca il film è datato 2005.


Lo Studente Sfida L'Organizzazione from Danilo Melideo on Vimeo.

p.s. giusto per scoraggiarne ulteriormente la visione, in alcuni punti l'audio è piuttosto scadente ;)

mercoledì 11 novembre 2009

La sindrome di Godzilla

La chiave del ragionamento sta in Godzilla. Se avessi deciso di fare il romanziere e avessi poi deciso di raccontare una storia in cui Godzilla si mette a camminare per il centro di Roma e distrugge tutto quello che gli capita davanti, il tutto si sarebbe risolto in pochi istanti. Il tempo di trovare le parole adatte e via! Catastrofi, scene di massa, elicotteri e chi più ne ha più ne metta. Invece ho deciso di coltivare quest'altra passione, ovvero quella di fare il videomaker. E ogni volta che dalla mia testolina esce un'idea appena appena più audace mi ritrovo a fare i conti con infinite limitazioni di ordine tecnico/pratico. Ingegnarsi su come risolvere questi problemi a volte è anche divertente, perché vengono fuori soluzioni a cui non avresti mai pensato... però altre volte queste limitazioni ti portano ad abbandonare il progetto o quantomeno a stravolgerlo radicalmente. E questo non è divertente. Anzi, dal punto di vista creativo, è proprio frustrante. Ma quando si sceglie di fare il videomaker certe cose bisogna metterle a conto. E comunque, tanto per rassicurare i lettori sulle mie facoltà mentali, non ho mai pensato di fare un film con Godzilla.

lunedì 9 novembre 2009

Fiaba dell'animale qualunque

un assassino dai riccioli biondi
badava a seviziare una fanciulla
in un anfratto buio di un bosco.
all'improvviso sentì un rumore,
si fermò di scatto e si guardò intorno.
scorse un'ombra in lontananza.
prese in mano la pistola e guardò meglio:
era un animale qualunque.
l'assassino dai riccioli biondi
scordandosi del corpo svenuto della fanciulla
impaurito si nascose dietro un albero
e puntò la pistola contro l'animale qualunque.
"perché hai paura di me?" chiese l'animale qualunque
"non so che animale sei, potresti essere
un gatto oppure un coniglio e allora la mia paura
sarebbe immotivata
ma potresti essere anche un orso, un lupo o un coccodrillo
capisci? potresti essere pericoloso per me"
disse l'assassino dai riccioli biondi
"beh, certo, in questo caso la tua paura
è giustificata"
disse l'animale qualunque

mercoledì 4 novembre 2009

Electronik Life

Non ho mai negato che nel mio background culturale ci siano i videogame degli anni 80. Poi ho smesso completamente di giocarci, e ammetto che non ho mai nemmeno toccato una playstation. Però quegli arcade... insomma, nel 2005, un amico mi chiede di girargli, anche in maniera amatoriale, un videoclip per un brano di musica dance che ha inciso. Musicalmente non è proprio il mio genere però mi stuzzica il titolo, "Electronik life", e mi fa tornare alla mente un'idea che avevo da tempo. Fare un omaggio/parodia dell'universo 8bit degli arcade con cui sono cresciuto. Nasce così questo videoclip, libera rivisitazione di un classico dell'epoca: Donkey Kong...


domenica 1 novembre 2009

Alarm Clock Blues

Al mattino, La Sveglia Elettronica
ghignando si apprestava a suonare
quando, d'un tratto, rimase sorpresa:
il letto era vuoto.
Non c'era nessuno.
Poi sentì dietro che qualcuno apriva la porta.
Poco male che non si potesse voltare
perché avrebbe visto
solo la pesante figura di un uomo in pigiama
che stropicciandosi i capelli
tornava dal bagno.