lunedì 31 maggio 2010

Alla fine del 48h

Queste 48h hanno dato vita al film di cui sopra, che potrò pubblicare in rete solo dopo il 10 giugno (data in cui è prevista la premiazione del concorso). Gli elementi che ci sono stati assegnati dallo staff del 48 Hour Film Project, e seguendo i quali abbiamo realizzato il corto, sono stati:

Genere: Heist (ovvero film che tratta di furto o rapina)
Personaggio obbligatorio da inserire: Paolo/Paola Franti, insegnante di danza
Oggetto obbligatorio da inserire: Calzascarpe
Frase obbligatoria da inserire: "Prima o poi cambio vita"

Raccontare tutto quello che è successo in queste velocissime quarantott'ore mi risulta un pò difficile, tanto è stato frenetico il lavoro svolto. So solo che è stata un'esperienza travolgente. E poi, per uno che è cresciuto a pane e Tarantino come me, avere per le mani la possibilità di fare un film su una rapina... beh, non ha prezzo.
Nell'attesa di poter pubblicare il corto, posto qui alcune foto da backstage



venerdì 28 maggio 2010

In 48h

Ci siamo, fra poche ore si parte. Girare un film in 48 ore, dalle 19:00 di questa sera fino alle 19:00 di domenica. Semplici le regole di questo concorso ansiogeno a cui ho deciso di partecipare.

48 Hour Filmmaker: Rome 2010

Stasera ci daranno gli elementi con cui costruire questo cortometraggio e poi via: scrivere la storia, allestire il set, recitare, girare, montare...
A me l'onere e l'onore di dirigere questa armata brancaleone composta da una quindicina di elementi. Il nome del nostro gruppo è Bassa Manovalanza, scelto così, perché nelle cosiddette maestranze, talvolta, si nascondono inaspettati talenti...

Alla prossima settimana per il resoconto.

martedì 25 maggio 2010

Il numero 100

Insomma, scrivi oggi che scrivi domani siamo arrivati al post numero 100. Chissà, potrebbe essere un'occasione per fare un bilancio di questo blog. Ma anche no. Del resto obiettivi particolari da raggiungere non me li sono posti quindi interrogarsi se li ho raggiunti o meno mi sembra del tutto inutile, come pettinarsi prima di andare a dormire.
Ma continuare a cogliere quelle sfumature che ci emozionano, continuare a posare il pensiero negli angoli poco illuminati dalla luce dei lampioni, continuare a ridere sulle contraddizioni offuscate, continuare a guardare con occhi mai distratti quei momenti che altrimenti andrebbero persi... beh, quello no, non mi sembra affatto inutile.

martedì 18 maggio 2010

Invisible Editing

Sarà l'avvicinarsi della scadenza contrattuale, sarà l'inquietudine che si porta dietro questo maggio piovoso ma sopraggiungono inquietanti sogni ricorrenti. La mia postazione di lavoro si ribella e comincia a lavorare al posto mio. Si mette a montare video senza di me. Ma non con crudeltà, lo stato d'animo che trasmette questa macchina che prende vita è la strafottenza, lavora al posto mio e sembra sfottermi. La stronza.
Con la videocamera accesa come se fosse un taccuino mi appunto quest'incubo sfrontato.

mercoledì 12 maggio 2010

Falsos Positivos

Ieri sono stato alla serata conclusiva del Tekfestival, una rassegna internazionale di cinema indipendente e ho visto un documentario realizzato da due registi italiani dal titolo Falsos Positivos. Il film tratta un argomento di cui fino a ieri sera ignoravo l'esistenza e che invece, nonostante la lontanaza geografica, merita un giusto rilievo.

Colombia. Il governo da anni è in contrasto con diversi gruppi guerriglieri e non riesce a gestire la situazione. Per ovviare a questa mancanza e presentarsi vittorioso agli occhi dell'opinione pubblica, sia nazionale che internazionale, ha messo su una pratica atroce. Sequestrano dei civili, prendendoli tra i meno abbienti, li assassinano e li presentano all'opinione pubblica come membri della guerriglia. Solitamente vengono attirati con una offerta di lavoro, vengono trasportati dall'altro capo del paese, vengono uccisi e poi gli mettono addosso armi e divise dei guerriglieri. Ad oggi si stimano a oltre 2000 i civili vittime di questo sistema. I familiari delle vittime solitamente non hanno la possibilità di accedere alla giustizia perché non possono permettersi un avvocato, e inoltre sono oggetto di minacce. Quindi tutto procede senza particolari intoppi. Anche se, ultimamente, lo scandalo si è ingrandito e qualcosa si sta muovendo. La storia, già di per se, è fortemente drammatica. Ma a tutto questo va aggiunto che lo stato colombiano riceve ingenti aiuti economici da parte degli Stati Uniti. E gli USA come hanno reagito a questa vicenda? Molto semplicemente: l'hanno ignorata e continuano tuttora a inviare aiuti economici. Documenti ufficiali della CIA dimostrano che gli Stati Uniti sono al corrente di questa pratica già dal 1994 e nonostante tutto continuano ad appoggiare economicamente e militarmente lo stato colombiano. Tutto ciò dimostra che non c'è Barack "Nobel per la Pace" Obama che tenga di fronte agli interessi degli Stati Uniti. Il film è ovviamente indipendente e non ha un circuito distributivo se non quello dei festival, per cui non sempre è possibile avere modo di vederlo. Ma qualora vi dovesse capitare vi consiglio di non farvelo sfuggire. Cito in chiusura i nomi dei registi che l'hanno realizzato perché se lo meritano: Simone Bruno e Dado Carillo.

mercoledì 5 maggio 2010

Variazioni sulla luce

Capita di trovarsi in piazza San Giovanni durante il concerto del primo maggio tra caos etilico e confusione. Capita di estraniarsi fissando l'impalcatura delle luci con davanti un lampione spento che sembra acceso. E capita di farci una foto immaginandola in bianco e nero. Capita. O almeno, a me è capitato.

domenica 2 maggio 2010

Quattro chiacchiere macchiate di viola

Se ne possono dire tante sul popolo viola, sulla sua indefinita identità o sulla sua mancanza di prospettive concrete. Ma intorno a questo movimento paraspontaneo una cosa è certa: fa vivere quel desiderio, represso dai partiti, dell'aggregazione popolare. Venerdì sono stato alla presentazione del libro di Federico Mello "Viola", ed è stato un momento di confronto interessante. La discussione si è incentrata soprattutto sulla sua genesi avventa nella rete e in particolare sui social network, e capire un pò meglio come sia potuto nascere è importante. Magari già fra qualche mese potremmo dimenticarci del popolo viola, ma liquidare con leggerezza l'aggregazione che ha creato, dal nulla e in pochissimo tempo, sarebbe un errore. Non avevo con me la telecamera ma ugualmente, con mezzi di fortuna, ho fatto qualche ripresa della serata. Mi scuso per la discutibile qualità del video, ma l'audio è discreto. E per chi ne avesse tempo e voglia posto qui un paio di interventi. Il primo è di Luca Telese e il secondo è di Diego Bianchi, in arte Zoro. Buona visione.