lunedì 25 ottobre 2010

Fuori Sede Reloaded #3

Ed eccoci giunti al terzo episodio di Fuori Sede: Il Grande Dettatore. E' pensiero diffuso che quegli studenti che copiano siano degli scansafatiche. Niente di più falso. Che non hanno voglia di studiare, questo sì. Che ignorino il valora della cultura, può essere. Ma il grado di ingegno, di perseveranza, di diabolico calcolo ci dimostra che spesso hanno un'intelligenza raffinata, degna dei più abili strateghi. Se solo utilizzassero queste strabilianti risorse per lo studio la nostra decadente società sarebbe di gran lunga migliore (ecco, mi ritrovo a parlare come i miei vecchi professori, incredibile!). Ad ogni modo il discorso non vale per i protagonisti di questa sitcom, che nonostante si cimentino con caparbietà riescono solo a ritrovarsi in situazione sempre più grottesche e ridicole. Eh sì, Jo sta per dare un esame...

lunedì 18 ottobre 2010

biancosgretolato


Facciamo che la nostra società è una casa. La prima cosa che ci salta all'occhio è che è sporca. Piena di polvere, di macchie, di briciole, di cartacce. E visto che la stanza è nostra diciamo, beh, diamogliela 'na pulita, dopotutto ci dobbiamo vivere tra queste mura. Ci facciamo una bella sudata ma alla fine la stanza è tutta linda. Ci sediamo un pò per prendere fiato e per ammirare il nostro lavoro. Oh finalmente… A sto punto però ci accorgiamo che c'è ancora qualcosa che non va. Sì, va bene, è pulita. Ma è arredata proprio male. I mobili stanno nel posto sbagliato, la televisione è davvero troppo grande lì al centro della stanza, il letto messo lì proprio di fianco alla finestra che dà sulla chiesa, il frigorifero così ingombrante ma così poco capiente. E visto che la stanza è nostra diciamo, beh, diamogliela un'arredata decente, dopotutto ci dobbiamo vivere tra queste mura. Ci facciamo una bella sudata ma alla fine l'arredamento funziona. Via tutti gli orpelli inutili e fastidiosi, e quelli utili messi nei posti giusti. Ci sediamo un pò per prendere fiato e per ammirare il nostro lavoro. Oh finalmente… A sto punto però ci accorgiamo che la stanza è costruita proprio male. Ci vorrebbe una finestra verso il cortile, per far entrare più luce, ecco. E anche tutti questi muri sono orrendi, che rendono un labirinto passare da una stanza all'altra. E queste scale che sembrano portarti verso l'abisso. E visto che la casa è nostra diciamo, beh, diamogliela una sistemata, dopotutto ci dobbiamo vivere tra queste mura.
Però cominciamo ad essere stanchi. Non ci ricordiamo nemmeno com'è che si costruiscono le case, che tanto le abbiamo sempre trovate così, già pronte. Ci sediamo un pò, siamo confusi e anche un pò avviliti. E proprio in quel momento ci squilla il telefono. E' quel nostro amico, quello che un tempo viveva con noi. Ora è andato lontano. Siamo indecisi se rispondere al telefono oppure no. Che lo sappiamo quello che ci racconterà. Che la sua nuova casa è costruita bene, è ben arredata ed è facile mantenerla pulita. Alla fine decidiamo di non rispondere e chiudiamo gli occhi. Ad occhi chiusi stranamente vediamo tutto bianco. Non nero, come succede di solito, ma bianco. Sono le pareti della tua casa spoglia. E ad ogni squillo vediamo che crolla qualcosa. Pezzo dopo pezzo. E pensiamo: "Un giorno o l'altro ti verrò a trovare, vecchio amico mio. E magari mi cerco casa dalle tue parti."

mercoledì 13 ottobre 2010

Senza parole

E' un pò come certe vignette che si trovano sulla Settimana Enigmistica. Ma non di quelle in cui c'è il disegnino e poi la battuta sotto, no. Mi riferisco a quelle in cui c'è la vignetta che è già esaustiva da sola. E che in fondo, al posto della battuta, c'hanno la scritta "senza parole". Ecco, proprio a quelle vignette stavo pensando mentre davo il titolo a questo post.

mercoledì 6 ottobre 2010

Fuori Sede Reloaded #2

Sarà anche per fuggire dall'incertezza del presente, ma sono contento di queste "repliche" sul web dell'ormai storica Fuori Sede (2006). Oggi è stato ripubblicato il secondo episodio: Provaci ancora, Luc. A seguito del tentato tradimento consumato nel primo episodio, ora Luc cerca in tutti modi (anche i più inverosimili) di farsi perdonare dalla sua amata. Il tutto però continua a svolgersi in un limbo caotico e surreale che è questa casa di studenti fuori sede. Un luogo dove la logica, il più delle volte, rimane fuori dal portone…