lunedì 30 luglio 2007

David Lynch - Come un viaggio con la mescalina che finisce male



Ammettiamolo. A prima vista Inland Empire sembrano le visioni degeneri di un macaco strafatto di crack. Anche per gli appassionati di Lynch e dell’assurdo questa volta il Maestro sembra aver esagerato. Il suo consueto straripamento visionario stavolta è partito per la tangente, le immagini sono dissociate come un viaggio con la mescalina che finisce male, è anche se lo si guarda dal punto di vista esclusivamente emotivo è difficile trovarsi coinvolti, a meno che si sia Albert Hofmann. Qualche lato positivo però in questo lavoro lo vedo, anche se più sul lato delle intenzioni che su quello del risultato. Ovvero quella tensione allo sperimentare che non dovrebbe mai abbandonare nessun regista. E Lynch con questo film conferma il suo desiderio di cambiare continuamente le carte in tavola. Come per esempio la scelta di esplorare a fondo le nuove potenzialità del digitale, o quella di inventarsi nuove forme di racconto dalle macerie di una struttura narrativa. Certo, come per tutte la fasi spericolate della sperimentazione, di critiche ce ne sarebbe tante, alcune anche violente (chiedete agli ignari spettatori che hanno sborsato 6 euro e 50 per vederlo al cinema senza sapere minimamente di cosa si trattasse). Però ad uno che all’accusa di fare film senza senso risponde “E’ bizzarro, la gente accetta tranquillamente che la vita non abbia senso e poi si lamenta perché i miei film non ce l’hanno” non può che andare tutta la mia ammirazione. E per stavolta gli perdoniamo il delirio lisergico che ha impresso sulla pellicola. Pardon, sui pixel.

sabato 28 luglio 2007

Max Headroom - Il Pirata Dell'Etere

Alle 9 del mattino del 22 novembre 1987, durante il telegiornale trasmesso dalla WGN di Chicago, d’improvviso sullo schermo si ha un’interferenza e compare un tipo mascherato da Max Headroom (famoso annunciatore di Videoclip musicali) e rimane in onda per circa trenta secondi. L’intrusione illegale nell’etere si ripete circa due ore dopo, stavolta sulla PSB di Chicago, dove il pirata interrompe la serie Dr. Who. In questa occasione rimane in onda per un minuto e mezzo.

Questo è stato il primo caso di pirateria televisiva. Un sabotaggio gratuito e disinteressato, fatto esclusivamente per sbeffeggiare l’olimpo dei massmedia. E io me l’immagino questo sovversivo vagamente folle che, nei giorni e nelle notti del 1987, mentre debuttavano gruppi come i Nirvana, i Public Enemy e gli Alice in Chains, e al cinema uscivano film come Full Metal Jacket, Gli Intoccabili, Robocop e Arma Letale, passava ore e ore a studiarsi le frequenze, a mettere a punto antenne e a progettare congegni elettronici di trasmissione… il tutto per una cosa apparentemente senza motivo ma profondamente liberatoria.

venerdì 27 luglio 2007

Fuori Sede e il lavoro


frammenti da Gimada

Dopo mesi e mesi di fuorisedismo spinto fatto di giornate sul divano tra lattine di birra, spossanti sfide notturne alla PS2 e tour organizzati verso feste erasmus, per molti comincia a farsi sentire il problema economico. Soprattutto in seguito a minacciose telefonate paterne il cui tono farebbe impallidire qualsiasi inquisitore medievale. E così anche i nostri quattro eroi si sono ritrovati nel girone infernale dei “lavori per studenti”. Luc ha rimediato, in un centro commerciale, un lavoro da promoter per una nota ditta telefonica. Impiego che però è riuscito a mantenere per poco meno di una giornata, difatti la sera stessa è stato licenziato per le seguenti cause: riduzione arbitraria del target alla sola clientela femminile, rilettura creativa delle tariffe, attivabili, secondo Luc, solo chiamando il suo numero e infine per aver utilizzato come mms dimostrativo un estratto dal film Le Porno-infermiere nel girone degli assatanati. Decisamente meglio è andata a Narco, assunta in un call center. Difatti il suo compito era quello di raccogliere le feroci lamentele degli utenti ma misteriosamente, in seguito ai suggerimenti che dispensava, gli spietati recriminatori placavano i loro animi. Che poi tali consigli consistevano in un uso non convenzionale di ogni sostanza tossica presente in casa è un particolare trascurabile, e altrettanto irrilevante è stato il ricovero in stato confusionale di un utente che, sotto suo consiglio, si era fatto un aerosol di idraulico liquido. Per quanto riguarda Ska, invece, il lavoro si è concretizzato in un negozio di abbigliamento di second’ordine. Solo che il suo inalienabile senso civico le ha creato qualche problema con l’impiego di commessa, infatti tendeva a fare analisi dettagliate dei difetti di ogni capo dissuadendo ogni propensione d’acquisto persino ai più sprovveduti. Il culmine è stato quando è salita sul bancone col megafono e parlando con piglio da sindacalista anni 70 ha proposto di boicottare il negozio. Quattro minuti e mezzo dopo era per strada alla ricerca di un nuovo lavoro. Per finire Jo, mosso da un entusiasmo improbabile, inizialmente si era proposto a 27 colloqui in cui cercavano dirigenti, direttori e capi struttura. Ma dopo essere stato malamente rifiutato, inseguito, picchiato e in alcuni casi anche crocifisso solo per averlo pensato, ha ridimensionato le sue ambizioni e ha trovato un posto nel settore sempreverde del volantinaggio. Tuttora è disperso, le ultime notizie a nostra disposizione, che ormai risalgono a diverse settimane fa, lo vedevano a consegnare depliant in zona Testaccio.


Per vedere i video delle folli avventure di Luc, Jo, Narco e Ska clicca qui