lunedì 21 dicembre 2009

Pause/still premuto

Nel congedarmi dal blog per questo periodo di (laiche) festività natalizie e nel darvi appuntamento ad anno nuovo, vi lascio con un'esclusiva nonché grottesca video-ricetta tratta dall'ormai cult "La prova del cuoco - Student's Edition". La ricetta in questione si riferisce ad una consolidata tradizione natalizia che ci si tramanda di studente in studente da anni...

mercoledì 16 dicembre 2009

La Cina è vicina

Quando il signor B e la sua corte evocano lo spettro del comunismo, fanno riferimento a quei regimi dittatoriali che si sono macchiati di crimini sotto il simbolo del comunismo. Come ad esempio l'Unione Sovietica di Stalin o la Cina attuale.

E per quanto i comunisti nostrani (quei pochi che esistono ancora) non li ho mai sentiti fare nemmeno un discorso che potesse associarli a quelli sopraccitati, la nostra maggioranza li addita come pericolo per la libertà e lo sviluppo.

Ma dal momento che mi piace andare dietro i proclami vediamo un pò dove troviamo questo modello di comunismo liberticida nella nostra nazione.


Tipico dei regimi comunisti attuali è la censura della rete. Difatti sia in parte Cuba, sia in maniera più evidente la Cina impongono numerosi filtri alla libera navigazione sulla rete. Chi in Italia vorrebbe seguire questo esempio?... mmm vediamo... tale ministro Maroni... eccolo! L'ho trovato un comunista! Mah... è un ministro del governo Berlusconi! Strano, mi aspettavo di trovarli tra i vari partiti comunisti sparsi per l'Italia è invece guarda un pò, sta nella Lega.


Ma andiamo avanti. Altra caratteristica dei regimi comunisti è che lo Stato ha il controllo dell'economia nazionale. Beh, questo per fortuna non c'è. Vediamo però cosa c'è che si avvicina di più. Dunque, vediamo i principali gruppi economici privati... mah, guarda un pò che strano, sono detenuti da coloro che governano il paese, sia nei media, sia nella finanza, sia nell'edilizia... E chi governa il paese? Saranno i rifondaroli del partito comunista... no, invece è il centrodestra...Sono confuso... fatte le dovute proporzioni, nella pratica non mi sembra mica tanto diverso dai regimi comunisti in cui detiene tutto lo stato...anche se formalmente sono cose separate alla fine l'economia che conta sta sempre nelle stesse mani, e il controllo sul resto dell'economia è pressoché totale... mmm...


Continuiamo. Altra caratteristica di questi regimi comunisti dittatoriali è il culto della personalità e l'imporre alla popolazione di accettare ogni decisione presa dal capo, senza alcun tipo di dialettica, di cui Stalin è stato uno dei principali esponenti. Cerchiamo quindi chi in Italia oggi ha questa deprecabile concezione del potere. Dunque, mi sembra che sia un tale Silvio Berlusconi. Ma come? Il più grande nemico dei regimi comunisti segue proprio uno dei suoi modelli cardine? Strano...


C'è qualcosa che non mi quadra. Ho appena iniziato quest'analisi e mi sembra di capire che in Italia chi ha una visione della politica più vicina ai regimi comunisti dittatoriali sono... gli anticomunisti.

Mi sa che devo comprarmi un'edizione aggiornata del dizionario, perché qui, il significato che viene dato ai termini non mi quadra mica tanto....

lunedì 14 dicembre 2009

Faccia (libro) insanguinata

Quando uno si azzarda a dire che tramite il controllo totale delle televisioni si manipola la realtà e si influenza la gente, i potenti alla corte del nano dicono che non è vero, che la gente mica è scema, che sa ragionare con la propria testa e che questo del controllo dei media è solo una scusa senza basi per attaccare chi ci governa. Punti di vista. Discutibili ma legittimi, ognuno la può pensare come meglio crede. Poi però gli stessi che fanno queste argomentazioni dicono: i gruppi che vengono creati su facebook, gli attacchi che si fanno sui blog, il parlare senza freni su internet è un grave danno, è pericoloso perché si influenza negativamente la gente, la si istiga alla violenza, si fomenta l'odio.

Ma come? La tv non influenza nessuno e internet manipola la mente? Non capisco, secondo voi la gente è immune a queste influenze o ne è totalmente condizionata? Cari miei, fate pace con la vostra mente prima di parlare.

martedì 8 dicembre 2009

Open Video

E se aveste la possibilità di interrompere una qualsiasi trasmissione televisiva di grande successo e sostituirci un vostro video, che cosa mandereste?

Quando me l'hanno chiesto, beh, di cose me ne son venute in mente tante. Talmente tante che ci sto facendo un film. Ma la mia fantasia, per quanto fervida, è pur sempre solo nella mia testa. Voi cosa mandereste in onda?


Dunque, molte ne abbiamo già girate di queste azioni (e con alcune abbiamo già decretato la futura censura del film) ma, rianalizzando la struttura del lungometraggio, ci siamo accorti che ce ne starebbe bene anche qualcun'altra. Quindi, prima della fine dell'anno e della successiva chiusura del film, ognuno di noi del comparto regia si è autocommissionato di girarne almeno altre due. Nuove idee già ne ho, e magari ve ne parlerò nei prossimi post, ma prima di tornare di nuovo sul set, mi è venuta voglia di condividere quest'ulteriore appendice alla sceneggiatura e aprirla ai consigli degli sventurati lettori di questo blog. Una sorta di Open Source applicato al cinema, in modo da far diventare anche il vecchio mezzo cinematografico non esclusivamente unidirezionale.

Quindi ripropongo la domanda: se aveste in mano il tasto rosso per sostituirvi al flusso televisivo, al posto del faccione di bruno vespa e senza preoccuparvi di alcuna censura, cosa mandereste in onda?

domenica 6 dicembre 2009

Note sul NoBDay

E' stata sì una manifestazione contro quella persona, contro il suo modo di fare politica, contro il suo sistema. E già questo a me bastava per scendere in piazza. Non per aspettarmi davvero le sue dimissioni, so bene che non lo farà mai, ma per gridare ancora una volta che io con quello lì non ci ho niente a che fare. Che non sono né complice né omertoso verso le sue malefatte. Ma questo No B Day è stato anche altro. E' stata anche una bella occasione per parlare di quei temi che vengono costantemente sminuiti se non nascosti dalle tv e dai giornali. Un momento di incontro per parlare di e con gli operai dell'Eutelia, di caporalato e sfruttamento dell'immigrazione, di mafia, di informazione. Quindi io assolutamente non l'ho trovata una manifestazione sterile dalle dubbie finalità, ma un reale punto d'incontro per un fermento sociale alla disperata ricerca di uno spazio. Spero solo che tutto quel fermento che ho visto ieri in piazza e sul palco continui a restare vivo e attivo, anche al di fuori di questa manifestazione.

p.s. nota di servizio: visto che in questo blog pubblico quasi esclusivamente miei video, volevo precisare che il filmato che ho postato ieri non è mio, ma l'ho incorporato prendendolo dal sito della manifestazione

giovedì 3 dicembre 2009

Un giornalista e Teleaut

GIORNALISTA: Di cosa parla Teleaut?
SCENEGGIATORE: Difficile dirlo in una frase. Per semplificare direi che è un film contro la televisione.
G. Cioè?
S. Cioè che?! E’ un film contro la televisione. Punto. Non c’è molto da spiegare.
G. D'accordo ma ci stanno discorsi del tipo: oggi c’è troppa volgarità o troppe parolaccie, cose di questo tipo?
S. No, sei totalmente fuori strada. Forse c’è qualcosa da spiegare. E’ un film che, tra le altre cose, denuncia il modo in cui la tv manipola la realtà che abbiamo intorno. Ovviamente tramite l’informazione, i telegiornali, gli approfondimenti, ma anche attraverso l’intrattenimento. i talk show e tutto il resto.
G. Ah, ho capito! E' uno di quei discorsi paranoici del tipo tutti complottano contro di noi, in realtà lo sbarco sulla luna non era vero e cose di questo tipo.
S. Ma scusa, spiegami una cosa, se tu con i tuoi occhi vedi una determinata cosa e poi in tv te la raccontano totalmente stravolta, ti definiresti paranoico?
G. Io non giungerei subito a facili conclusioni. Può capitare che in tv si sbagliano, questo è vero, però potresti esserti sbagliato anche tu. Chi sei in fondo per giudicare la tv?
S. E chi è la tv per giudicare me?
G. Mi sembra di capire che è proprio come dicevo io, questo deve essere uno di quei film da centro sociale vagamente paranoici. E ce l’ha una trama il film?
S. Certo che ce l’ha una trama.
G. E sarebbe?
S. Racconta di un gruppo di persone che riesce a piratare il segnale televisivo italiano e a mandare in onda le proprie cose.
G. E potevi dirlo subito! E’ un film di terroristi! Ora è chiaro.
S. Non credo che hai capito di cosa sto parlando.
G. Mi dispiace dirlo, ma forse la colpa è tua che non sai spiegarti. Sei capace in una frase di farmi capire di cosa parla questo film?
S. Si. Questo film è contro di te.


Il momento dell'uscita si avvicina...