Di base poi dev'essere quest'inquietudine costante. Appena concludo un qualsivoglia progetto artistico (o presunto tale) devo subito buttarmi in qualche altra folle impresa. E a nulla valgono i pensieri che si fanno all'apice dello stress: "no, guarda, finisco sta cosa e poi per un pò non ne voglio sapere più. Mi prendo i weekend liberi al cazzeggio e nient'altro." Niente da fare. Appena la mente si libera cerca subito nuovi arditi progetti filmici nei quali tuffarsi. Chissà, sarà quest'inquietudine di base oppure avere i piedi sempre freddi o l'avere questioni non risolte col passato. O forse perché guardando da dentro un obiettivo è tutto più semplice...
