venerdì 3 agosto 2007

Cara Amelie, a Roma il mondo è tutt’altro che meraviglioso


Sarà il mio stato di precario perennemente in lotta con la realtà quotidiana, ma da un po’ di tempo a questa parte sto perdendo anche la cosiddetta sospensione dell’incredulità. L’altro giorno mi stavo rivedendo Il Favoloso Mondo di Amelie. Bel film, non ci sono dubbi, però… Dunque Amelie ad un certo punto della sua vita va via di casa, dove viveva col padre, e si trasferisce nel centro di Parigi in un bel appartamentino all’interno di un condominio. Nella sua vita parigina lavora come cameriera in un piacevole bar, ma comunque non particolarmente importante. Ora, io non so, a Parigi, quanto possano pagare una cameriera e non so nemmeno come sono i prezzi nel mercato immobiliare della capitale francese, però so che a Roma una situazione come quella di Amelie sarebbe impossibile. Un appartamentino come quello di Amelie (presumibilmente 3 stanze più il bagno) in una zona non particolarmente centrale di Roma viene a costare d’affitto una cifra che oscilla diciamo tra i 1000 e 1300 euro. A cui si devono aggiungere le spese di elettricità, gas, riscaldamento e condominio. Ora, una cameriera in un bar quanto può guadagnare? 1000 euro? 1200? Mettiamo che gli va di lusso, ma proprio di lusso e prende 1300 euro nette. Come fa a sostenere la spesa di un appartamento del genere?! Solo per l’affitto gli va via tutto lo stipendio. E le altre spese? Qualcuno potrebbe dire che lavorando in un bar con una buona probabilità il pranzo lo scrocca lì, qualcun altro poi potrebbe aggiungere che Amelie ha sicuramente uno stile di vita economico. Giuste osservazioni, ma santoddio tra l’affitto, le bollette e un minino di spese per vestirsi e mangiare con lo stipendio da cameriera è matematicamente impossibile arrivare a fine mese. Che forse sia questo il favoloso mondo del titolo?

3 commenti:

  1. Ci sono dubbi eccome! A me questo film ha fatto proprio cagare!!
    Ma il tuo discorso sulla sopravvivenza a Roma non fa una piega e lo sottoscrivo in toto. Del resto, ne stavamo parlando anche qualche giorno fa. Ciao, ci vediamo più tardi.
    :)

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  2. Io adoro questo film ed al riguardo ho una doppia chiave di lettura:
    1 - il film è una favola, e chi racconta le favole non fa i conti in tasca ai propri personaggi.
    2 - nel tempo libero Amelie arrotondava facendo marchette.

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  3. Beh, il film non lo dice, ma magari Amelie arrotondava con qualche attività collaterale :o)
    (leggo ora il commento di Finazio, evidentemente qualcun'altro aveva avuto il mio stesso sospetto)

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