mercoledì 16 dicembre 2009

La Cina è vicina

Quando il signor B e la sua corte evocano lo spettro del comunismo, fanno riferimento a quei regimi dittatoriali che si sono macchiati di crimini sotto il simbolo del comunismo. Come ad esempio l'Unione Sovietica di Stalin o la Cina attuale.

E per quanto i comunisti nostrani (quei pochi che esistono ancora) non li ho mai sentiti fare nemmeno un discorso che potesse associarli a quelli sopraccitati, la nostra maggioranza li addita come pericolo per la libertà e lo sviluppo.

Ma dal momento che mi piace andare dietro i proclami vediamo un pò dove troviamo questo modello di comunismo liberticida nella nostra nazione.


Tipico dei regimi comunisti attuali è la censura della rete. Difatti sia in parte Cuba, sia in maniera più evidente la Cina impongono numerosi filtri alla libera navigazione sulla rete. Chi in Italia vorrebbe seguire questo esempio?... mmm vediamo... tale ministro Maroni... eccolo! L'ho trovato un comunista! Mah... è un ministro del governo Berlusconi! Strano, mi aspettavo di trovarli tra i vari partiti comunisti sparsi per l'Italia è invece guarda un pò, sta nella Lega.


Ma andiamo avanti. Altra caratteristica dei regimi comunisti è che lo Stato ha il controllo dell'economia nazionale. Beh, questo per fortuna non c'è. Vediamo però cosa c'è che si avvicina di più. Dunque, vediamo i principali gruppi economici privati... mah, guarda un pò che strano, sono detenuti da coloro che governano il paese, sia nei media, sia nella finanza, sia nell'edilizia... E chi governa il paese? Saranno i rifondaroli del partito comunista... no, invece è il centrodestra...Sono confuso... fatte le dovute proporzioni, nella pratica non mi sembra mica tanto diverso dai regimi comunisti in cui detiene tutto lo stato...anche se formalmente sono cose separate alla fine l'economia che conta sta sempre nelle stesse mani, e il controllo sul resto dell'economia è pressoché totale... mmm...


Continuiamo. Altra caratteristica di questi regimi comunisti dittatoriali è il culto della personalità e l'imporre alla popolazione di accettare ogni decisione presa dal capo, senza alcun tipo di dialettica, di cui Stalin è stato uno dei principali esponenti. Cerchiamo quindi chi in Italia oggi ha questa deprecabile concezione del potere. Dunque, mi sembra che sia un tale Silvio Berlusconi. Ma come? Il più grande nemico dei regimi comunisti segue proprio uno dei suoi modelli cardine? Strano...


C'è qualcosa che non mi quadra. Ho appena iniziato quest'analisi e mi sembra di capire che in Italia chi ha una visione della politica più vicina ai regimi comunisti dittatoriali sono... gli anticomunisti.

Mi sa che devo comprarmi un'edizione aggiornata del dizionario, perché qui, il significato che viene dato ai termini non mi quadra mica tanto....

8 commenti:

  1. Altra caratteristica: l'ingerenza nel libero mercato (Alitalia, FIAT, banche salvate, ecc.).

    RispondiElimina
  2. Hai ragione con una piccola eccezione: in Cina oramai non esiste più quel comunismo: esiste una dittatura che ben accetta gli investimenti privati di multinazionali estere che vengono anche per produrre a costi bassissimi. Detto questo, per il resto disamina perfetta.

    Ciao
    Daniele

    RispondiElimina
  3. @Daniele: ottima osservazione. E questa variante capitalista del regime cinese... beh, rende la Cina ancor più vicina. Ahimè, aggiungerei.

    RispondiElimina
  4. Lo chiameremo ayatollah Maroni, visto che lui e suoi amici nutrono molta simpatia per i Paesi musulmani. E' da quelle parti, oltre che in Cina, che censurano internet.

    RispondiElimina
  5. @lucien: Da quello che dicono appare evidente che il nemico giurato del PDL è il comunismo e il nemico giurato della Lega è l'islam. Detto questo è alquanto curioso notare quante affinità hanno i due partiti con i loro nemici...

    RispondiElimina
  6. Passo per un breve saluto. Ti auguro un Sereno Natale e un Felice Anno Nuovo, Fabio

    RispondiElimina
  7. No, decisamente non quadra, d'accordo con te. Sono veramente sconfortata.
    Ciao, Vale

    RispondiElimina