Ah, la frenesia dell'epoca moderna! Ma il problema non è mica lo stress, il nervosismo che provoca il traffico o altre minchiate affini. Questi sono argomenti da talk show. Il danno che provoca questo stile di vita a mio avviso è di tutt'altro genere e decisamente più grave che qualche smadonnamento al semaforo. E riguarda l'utilizzo del tempo. Ci hanno confezionato una vita traboccante di ansie e di bisogni, di cose da fare e scadenze da rispettare fino a farci abbandonare quell'abitudine che ha contraddistinto per secoli l'uomo: quella di fermarsi a riflettere. Può sembrare una banalità ma con una vita a questi ritmi frenetici succede che è meglio dieci minuti di telegiornale che passare una serata a capire la dinamica di un qualsiasi evento, è meglio ragionare per stereotipi che ci si fa un'idea sommaria di tutto che approfondire dinamiche e contesti, meglio utilizzare il sempre minor tempo libero per cazzeggiare che tornare ad impegnarsi ancora. E' comprensibile che si finisca così, non nego che capita anche a me. Ma una società a questi ritmi poi fa sì che la gente sa meno e quello che sa è incompleto o falsato. Insomma tutta sta pippa per dire che secondo me, con dei ritmi di vita più distesi molti degli abomini che l'uomo qualunque accetta... beh, non ci sarebbero più.
Ovvio che i problemi sociali che ci attanagliano non dipendono solo da questo, ci mancherebbe. Però la sua influenza ce l'ha, oh se ce l'ha.
Chiudo il post con un piccolo video, che ho girato tornando a casa dal lavoro. Un piccolo video che contiene un ancor più piccolo consiglio...
guarda hai perfettamente ragione. ultimamente mi sembra solo di vivere il risveglio e l'andare a letto. La troppa fretta di vivere ci fa perdere tutto il gusto delle cose... dobbiamo decisamente rallentare
RispondiEliminaun saluto
Comunica bene il messaggio, questo piccolo video. Perchè non lo segnali agli organizzatori della giornata mondiale della lentezza del prossimo 15 marzo? Sono sicura che sarebbe un pensiero gradito. Magari lo potrebbero persino usare come spot. :)
RispondiElimina@Ross: grazie per la segnalazione, progetto interessante. Massì, quasi quasi glielo mando, ma con calma... ;)
RispondiEliminaChe sia insita nella maggior parte di noi una tendenza alla capitalizzazione selvaggia del tempo è oramai innegabile, sul fatto che si possa tornare indietro ho i miei seri dubbi.
RispondiEliminap.s. E vedi di mandarlo sto video, che l'idea non è affatto malvagia!
Dovremmo darci tutti quanti una calmata. Persino nei momenti di svago e di relax abbiamo bisogno di correre. Inoltre c'è questa cultura puritana dell'attivismo per cui se non vai a razzo e non fai mille cose tutti i giorni sei uno "pigro", un "fannullone".
RispondiEliminaDovremmo recuperare tutti un vecchio motto che a te che sei un cinefilo dirà qualcosa: "lavorare con lentezza".
due consigli giustissimi. Ed una realtà che oltre che frenetica é anche fredda e priva di solidarietà verso gli altri.
RispondiEliminaQuesto vecchietto, apparentemente debole, che cammina claudicante appoggiandosi a un bastone per me è...un gigante. Un abbraccio, Fabio
RispondiEliminacon non posso essere daccordo!
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