sabato 18 agosto 2007

Gli inarrivabili titoli stracult


La cosa strepitosa dei film stracult degli anni 70 sono i titoli. Alcuni toccano dei livelli di creatività sublimi. Nessuna persona sana di mente oggi potrebbe solo pensare di intitolare un film come invece facevano i produttori italiani di quel periodo. A prima vista era sui western che si sbizzarrivano maggiormente con titoli inarrivabili come “Lo chiamavano Tessette… giocava sempre con il morto” o “Indio Black, sai che ti dico: sei un gran figlio di…” ma è sulla commedia pecoreccia a sfondo erotico che davano davvero il massimo con titoli come “Fratello homo, sorella bona – nel boccaccia superproibito” oppure “Quando gli uomini armavano la clava e… con le donne fecero din don” o ancora “Geometra Pinetti selvaggiamente Osvaldo” per non parlare dell’altissimo “La dottoressa ci sta col colonnello” e fermatemi che l’elenco potrebbe continuare per pagine intere. Concludo con un titolo che da solo meriterebbe un premio oscar “Come fu che Masuccio Salernitano, fuggendo con le braghe in mano, riuscì a conservarselo sano”

5 commenti:

  1. caspita, non ci avevo mai pensato ai titoli! interessante...
    lo so che fa fico essere appassionati di questi 'stracult' ma devo dire che non mi hanno ancora conquistato...

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  2. Fondamentalmente sono film pietosi e le rivalutazioni sono state decisamente esagerate, però ogni tanto trovi delle perle che ti fanno piegare in due dalle risate ;)
    E poi avevano dei titoli fantastici :D

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  3. Hai omesso la summa del genere:
    "Quel Gran Pezzo Dell'Ubalda Tutta Nuda E Tutta Calda".

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  4. Ammetto la grave mancanza, in effetti anche quello è un titolo da oscar. Per farmi perdonare ne aggiungo un altro ugualmente strepitoso: "Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!" E pensare che in questo film recita anche Vittorio De Sica (sic!) :D

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  5. Onore a "La dottoressa ci sta col colonnello"....uno dei film che sono stati in grado di cambiare la storia del cinema d'autore...

    Salve, Giuda.

    LW

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